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Il sonno del Neonato

Una delle prime domande che ci sentiamo ripetere, quasi all’esasperazione, da neo genitori è:

“Ma di notte dorme?” L’abitudine al sonno del nostro bambino diventa motivo di grande interesse

da parte di chiunque ci circondi e si senta in diritto di profondere consigli e opinioni non richieste.

Ciò che è certo è che il sonno è un bisogno primario, al pari del nutrimento: nei primi mesi di vita il

neonato passa circa il 70-80% del tempo a dormire. In questo periodo della vita del bambino il

sonno è fondamentale per agevolare il controllo delle attività interne, per lo sviluppo della capacità

di autoregolazione e per la graduale crescita e maturazione cerebrale.

Nel neonato si possono distinguere diversi stati comportamentali, che si manifestano come

momenti di sonno e di veglia. Durante il sonno, si osservano due fasi principali:

– Il sonno attivo o “leggero”, in cui il neonato può muoversi, fare smorfie, sorridere e avere un

respiro irregolare;

– Il sonno quieto o “profondo”, caratterizzato da immobilità e respiro regolare.

Soprattutto nei primi mesi di vita è bene proteggere il sonno del neonato, evitando di svegliarlo

per poppate a orari prestabiliti ed è utile imparare a riconoscere i segnali che il neonato trasmette

attraverso il suo comportamento, in modo da promuovere la sua capacità di autoregolarsi.

In particolare, per i neonati che faticano a mantenere il sonno, è consigliabile farli riposare in

ambienti tranquilli, lontani da rumori e luci intense.

Nei primi quattro mesi di vita un neonato richiede che gli adulti adattino i propri ritmi al suo.

I risvegli notturni del nostro bambino sono del tutto naturali, se non sono dovuti alla fame è bene

indagare le cause di un possibile disagio, adottando una ritualità di comportamenti che lo

confortino il neonato sarà possibile tranquillizzarlo e porre le basi di quello che sarà il processo di

autoregolazione dei cicli di sonno e di veglia futuri.

È bene comunque ricordare che, mentre nei bambini la capacità di soddisfare le proprie esigenze

in fatto di nutrimento è innata, spesso questo non si riflette a quanto concerne la regolazione del

sonno; per questo il genitore può prendersi cura anche di quella che possiamo definire come

l’educazione al sonno del neonato.

A partire dal quarto mese dalla nascita il bambino si adatta alle caratteristiche dell’ambiente che

lo circonda, in questa fase sono di particolare rilevanza ritmi e abitudini regolari.

Qui entra in gioco la figura del consulente del sonno, che può accompagnare le famiglie verso una

corretta igiene del sonno e lavorando soprattutto sull’aspetto dell’addormentamento autonomo

del bambino. Lo “sleep trainer” attraverso l’applicazione di un metodo quanto più personalizzato

può garantire giovamento non solo al nostro bambino ma, di riflesso, all’intero nucleo familiare.

Dunque, purtroppo per noi, la formula magica non esiste e il primi mesi da genitori non saranno

privi di fatiche o notti insonni. Conoscere le caratteristiche del sonno del bambino potrà però

permetterci di comprendere al meglio i suoi ritmi, adattandoci ad essi ed intervenendo solo

quando potranno essere modificati al fine di garantirgli il miglior riposo possibile.

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